Associazione dei Ristoranti della Buona Accoglienza

L’Associazione dei Ristoranti della Buona Accoglienza di Venezia nasce nel 1992 dalla comune passione di piccole realtà artigianali per la cultura gastronomica veneziana e dalla volontà di tutelare e valorizzare le straordinarie produzioni del territorio lagunare.

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Quindici ristoranti, una stessa idea

Il rispetto della tradizione, l’originalità delle interpretazioni e la costante attenzione alla ricerca e alla stagionalità dei prodotti

Per Venezia

La Buona Accoglienza promuove e sostiene la cultura e l'economia del territorio favorendo le piccole produzioni locali di qualità e si pone come custode della tradizione gastronomica veneziana.

Per Voi

Dalla trattoria tipica al ristorante più ricercato, che siate in uno dei sestieri di Venezia o nelle sue isole, potrete sempre trovare un ambiente piacevole e accogliente.

Acqua e terra: un territorio straordinario.

La tradizione gastronomica veneziana nasce dalla fusione profonda di questi due elementi in un ambiente unico e irripetibile, come i prodotti che vi si possono trovare. Il pesce e i crostacei della laguna e del vicino Adriatico; le verdure e la frutta delle isole di S. Erasmo e delle Vignole, del litorale di Cavallino e Treporti; il selvadego, la selvaggina migratoria che sosta tra le barene nella tranquillità delle acque lagunari nel suo percorso autunnale verso le terre calde: anatre, ciossi (fischioni), salsegne (alzavole), folaghe e molti altri.
Una varietà eccezionale, che si riflette nel gusto e nelle sue molteplici sfumature.

Le stagioni in cucina

Oggi possiamo trovare sui banchi del mercato quasi tutti i prodotti in ogni mese dell’anno: arrivano da ogni parte del mondo, dandoci l’illusione che sia “sempre la stagione”. Tuttavia, una cucina che sia davvero legata al suo territorio e ne sappia utilizzare e valorizzare i prodotti migliori deve conoscere e rispettare la stagionalità.
In ogni periodo dell’anno il mare, la laguna e le sue isole offrono produzioni particolari, frutto della pesca e di un’agricoltura ancora legata ai valori della terra. Straordinari ortaggi e frutta in primavera e in estate; il selvadego (cacciagione) in autunno, e poi il pesce che arriva al mercato seguendo i cicli naturali che portano le diverse specie ad entrare in laguna per la loro riproduzione o a spostarsi dal Mar Mediterraneo all’Alto Adriatico. Ecco, ad esempio, le seppie tra marzo e maggio, i go (ghiozzi) tra fine inverno e inizio primavera, i bisati (anguille) tra settembre e dicembre o le squisite moeche (granchi in fase di muta del carapace) in primavera e autunno.
Tutte delizie la cui origine e qualità sono garantite dall’esperienza stessa dei consumatori locali, che sanno bene quando negli orti di Sant’Erasmo maturano i pomodori o spuntano le castraure (i primi carciofi) o quando le masanete (granchi femmina) sono ricche del corallo (uova in realtà) che le rende così buone.

Contatti

Per informazioni e prenotazioni contattare i singoli soci tramite il loro sito

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